lunedì 24 settembre 2012

Come, quando, perché (1969)


Come, quando, perché
Italia/Francia, 1969, colore, 103' (1h 43')
Regia di Antonio Pietrangeli

Visto a I mille occhi al cinema Ariston.

Il film si apre con una sequenza in cui vediamo un ragazzino, Marco, conoscere per la prima volta i turbamenti d'amore a causa di Elisa, una ragazzina amica di famiglia.
Dopo uno stacco troviamo Marco (Philippe Leroy), divenuto un imprenditore benestante, sposato con Paola (Danièle Gaubert). Alberto (Horst Buchholz), amico di Marco, ci prova con Paola ma lei, fedele al marito, lo rifiuta e, per evitare di incontrarlo di nuovo in città, parte per una vacanza in Sardegna. Marco promette di raggiungere Paola entro un paio di giorni ma ha problemi col lavoro e rimanda la partenza. Andrea approfitta della circostanza e va in Sardegna per stare con Paola, adducendo la scusa di essere in partenza per l'Argentina e che quella è l'ultima occasione per i due di vedersi. Paola, intanto, riceve le insistenti attenzioni di Ingrid (Colette Descombes), un'avvenente turista straniera.
Alberto e Paola si divertono e girano in lungo e in largo l'isola finché, durante una telefonata con Marco, scopre che Alberto non deve affatto partire per l'Argentina. Alberto non nega e Paola, furiosa, decide di tornare a casa a Torino. Prima che possa farlo, però, Paola riceve la visita di Ingrid che le dichiara il suo amore per lei. Paola la respinge e Ingrid ritorna in patria.
Paola rimane talmente scossa dalle parole di Ingrid che rimanda la partenza e si chiude per un giorno intero in camera sua. La sera sera Alberto la chiama per dirle che l'indomani partirà veramente per l'Argentina e che non la cercherà più. Paola allora va da lui, i due finiscono a letto e diventano, di fatto, amanti. Paola è innamorata di Marco ma è solo con Alberto che ha ottenuto le soddisfazioni sessuali che con Marco non ha mai avuto.
Paola torna a Torino e lo stesso giorno Marco parte per Londra con un aereo privato. La sera Marco dovrebbe tornare ma la forte nebbia impedisce agli aerei di atterrare. Preoccupata per la vita del marito, Paola si dà da fare per avere sue notizie ma Marco è già a casa che la aspetta essendo atterrato a Genova. Paola, che si era tanto preoccupata, ha un crollo di nervi ma Marco la rincuora.
Marco e Paola, per cambiare aria e per stare un po' assieme, decidono di andare nella casa in campagna per qualche giorno ma Alberto, a sorpresa, li raggiunge. L'uomo, però, ben presto si pente dell'azione perché è ovvio che Paola deve - e vuole! - stare con il marito.
Pochi giorni dopo Marco rivela involontariamente a Paola che Alberto deve partire per tornare in Argentina, questa volta sul serio. Alberto conferma e, geloso di Marco, dice che in fondo è meglio così. Paola, dopo la partenza di Alberto, cade in una specie di depressione mista a malinconia per i giorni passati con l'amante.
Un giorno Paola viene importunata in un cinema e, disperata, si rifugia nella casa di campagna. Il giorno dopo Marco la trova. Lei inizialmente si mette a piangere e addossa a Marco tutta la colpa della sua infelicità. Poi, però, i due fanno l'amore appassionatamente, probabilmente come non l'hanno mai fatto.

Ultimo film diretto da Pietrangeli e alla sua morte, avvenuta praticamente alla fine delle riprese, sostituito da Vittorio Zurlini.
Ottimo film. Bellissima in particolar modo la cura dei particolari e delle atmosfere. L'attenzione delle inquadrature, il gioco di squardi, l'uso sapiente degli specchi rendono il film estremamente poetico. È stato molto bravo Pietrangeli a dire molto di più con i sottintesi, con gli sguardi e con gli atteggiamenti rispetto che con le battute di dialogo vero e proprio. Effettivamente ricorda per molti aspetti il Cinema di Zurlini, ma la precisione e la sapienza di Pietrangeli, a mio avviso, sono ad un livello superiore rispetto a buona parte dei lavori di Zurlini.
L'unica parte poco chiara del film è la sequenza di Marco bambino. Non solo Elisa non ricompare nella storia, ma non è neppure chiaro come l'incontro tra i due ragazzi potrebbe o dovrebbe aver influenzato la vita del Marco adulto.