venerdì 29 giugno 2012

Rock of Ages (2012)



Rock of Ages
Rock of Ages, USA, 2012, colore, 123' (2h 3')
Regia di Adam Shankman

Visto al Giotto di Trieste.

Sherrie (Julianne Hough), una ragazza dell'Oklahoma, parte alla volta di Hollywood per cercare di fare carriera come cantante. Al suo arrivo in città, però, viene derubata di tutti i suoi averi e, in particolare, di tutti i suoi dischi. Drew (Diego Boneta), un cameriere del Bourbon (o, più precisamente, The Bourbon Room), storico "tempio del rock" della città, l'aiuta e le trova un lavoro al locale. Nel frattempo Patricia Whitmore (Catherine Zeta-Jones), la bigotta moglie del sindaco (Bryan Cranston) cerca di far chiudere il Bourbon adducendo come scusa della sua avversione per il rock il voler ripulire la città da sesso e droga. Il Bourbon è prossimo alla bancarotta e l'unico modo per salvarlo è il concerto degli Arsenal, la band di Stacee Jaxx (Tom Cruise). Questi è una stella del rock particolarmente bizzarra, guidata da un manager senza scrupoli di nome Paul Gill (Paul Giamatti). Il giorno della grande serata la band che doveva aprire il concerto ha dato forfait e così Sherrie propone Drew. Nel frattempo Stacee arriva al locale dove trova ad aspettarlo Constance (Malin Åkerman), una giornalista della rivista Rolling Stones. Dopo una curiosa intervista, la giornalista salta addosso al cantante salvo pentirsi poco dopo del gesto appena compiuto. Per un equivoco Drew crede che Sherrie abbia fatto l'amore con Stacee, così dà il meglio di sé sul palco ma rompe il fidanzamento con la ragazza la quale si licenzia dal locale e se ne va. Anche Drew si licenzia dal locale accettando la proposta di Paul di diventare un cantante al livello di Stacee. Paul intanto decide di non mantenere la parola data e si porta via tutto l'incasso della serata lasciando così i gestori del bar, Denis (Alec Baldwin) e Lonny (Russell Brand) – i quali nel frattempo scoprono di essere omosessuali e di amarsi – ancora alle prese con i conti da pagare.
Sherrie, per quadagnare un po' di soldi, decide prima di fare la cameriera in un locale di spogliarello gestito da Justice Charlier (Mary J. Blige) e poi, stanca di essere importunata dai clienti del locale, di diventare lei stessa una ballerina. Drew, invece, viene convinto da Paul a lasciar perdere il rock, che secondo lui non va più di moda, per mettere su una patetica boy band. Intanto su Rolling Stones esce l'articolo di Constance che mette in risalto il carattere bambinesco di Stacee nonché la scarsa professionalità e la mancanza di morale del suo manager. Stacee decide così di licenziare Paul senza sapere che questi aveva già preso accordi con i gestori del Bourbon per un inesistente concerto da solista della rockstar che avrebbe dovuto lanciare contemporaneamente anche la nuova boy band di Drew. Drew e Sherrie si incontrano per caso e provano a ricominciare ma la ragazza non vuole. Drew allora consegna una cassetta in cui ha inciso una canzone a lei dedicata e, per dimostrarle ancora di più il suo amore, riacquista tutti i dischi che la ragazza aveva perso a inizio film e che, nel frattempo, sono stati rivenduti ad un negozio di musica, e glieli fa recapitare allo strip-club.
Quando Stacee tenta di contattare Constance scopre del concerto di cui non sapeva niente e decide di recarsi al Bourbon per chiarire la situazione. Al suo arrivo al locale trova Patricia e le altre donne della chiesa che stanno bisticciando con i fan della rockstar. Quando Stacee vede Patricia sembra riconoscerla e la chiama con il nome "Patty" mentre lei, evidentemente attratta da Stacee, perde la sua austerità e tenta di baciarlo. Nell'assistere alla scena Lonny si ricorda di aver già visto Patricia nella foto che faceva da copertina all'album di Stacee Jaxx registrato al Bourbon: recupera così il disco e lo fa vedere in diretta Tv, per mostrare a tutti quanto la moglie del sindaco sia ipocrita nella sua campagna contro il rock. Intanto Stacee al Bourbon reincontra Constance e fa con lei l'amore in uno dei bagni, non prima però di aver restituito l'incasso sottratto da Paul ai gestori del locale che, in questo modo, possono pagare le tasse e salvare il Bourbon dalla chiusura. Nel frattempo la boy band di Drew fa fiasco ma Sherrie riesce a salvare la situazione interpretando con Drew la canzone che il ragazzo ha scritto per lei. La canzone è talmente bella che fa presa anche su Stacee, tanto che la userà come inedito nei suoi prossimi concerti cantandola in coppia con Drew e Sherrie. Al concerto rivediamo anche Constance, incinta di Stacee, che evidentemente ha deciso di mettere la testa a posto, e Patricia che si è di nuovo convertita al rock.

Voglio essere sincero: il rock non è il mio genere preferito ma mi piace molto il musical e se questo è fatto bene, poco importa di quale genere sia la musica. Il problema è che questo musical non è fatto bene. Certo, il cast è di prima scelta – e, in effetti, gli attori sono dei meravigliosi interpreti – ma la sceneggiatura proprio non va, e questo si deve in minima parte alla quella originale del musical e molto a quella del film. Alla prima si devono due storture in particolare: una è il fatto che, generalmente, quando si ricavano musical da canzoni preesistenti si ha la sensazione che la trama sia un mero pretesto per infilare alla bell'e meglio una serie di brani più o meno famosi. Questo non sarebbe di per sé un problema se Broadway non ci avesse abituato a cose ben migliori, e per questo il risultato risulta sciatto. L'altra stortura è che risulta fastidiosissimo che delle fanatiche anti-rock cantino usando canzoni rock. Lo so che in un musical rock questo è praticamente inevitabile, però onestamente è una cosa molto, molto irritante. Dall'altra parte la sceneggiatura per il film ha una pecca insormontabile: la pessima caratterizzazione dei personaggi. Il manager Paul è troppo buono, addirittura simpatico, mentre dovrebbe essere una carogna senza scrupoli. Altrettanto si può dire per Patricia che, oltre a non mettere mai in pratica le sue mille minacce (e questo fa perdere credibilità al personaggio), è talmente mal tratteggiata che si capisce subito dove andrà a parare. Il personaggio della giornalista è insensato, incoerente e scritto male e serve solamente affinché Stacee si renda conto di che persona è Paul (oltre a fornire un lieto fine alquanto stucchevole). I personaggi dei due gestori sono ben scritti e coerenti finché non salta fuori senza motivo la loro storia d'amore che non serve a niente se non a far cantare loro una canzone. Bryan Cranston fa un buon cameo, ma è sprecato per un ruolo del genere e il personaggio di Mery J. Blige, probabilmente per sfruttare la popolarità della cantante, appare inopinatamente e inutilmente in ogni canzone da metà film in poi. Inoltre il regista Adam Shankman ha chiare difficoltà nel far muovere gli attori durante le canzoni (una su tutte, l'imbarazzante coreografia di Catherine Zeta-Jones durante il numero all'interno della chiesa). Per tutti questi motivi il risultato è un prodotto inferiore alla media che si salva solamente grazie alle abilità dei protagonisti.